Parliamo di Menopausa 6 Aprile 2022 – Pubblicato in: Blog

Voi avete tutto in occidente,
tranne il tempo.

Detto Orientale

La vita, così come è intesa e vissuta al giorno d’oggi, prevede una corsa continua, senza che si riesca  realmente a capire dove si sta andando.

Se paragoniamo la vita di una donna di oggi, potremmo dire che è una sorta di treno intercity, le cui fermate sono: la spesa, i figli, il lavoro, la carriera, la casa, i genitori anziani, la posta, il supermercato…

A volte ci sfuggono momenti di incontro importanti, che solo uno sguardo trattenuto un attimo nella frenesia del tempo, ci può donare: uno sguardo del nostro compagno, una domanda ai nostri figli, la tristezza intravista nei colleghi…Non ci diamo il tempo per carpire piccole o grandi emozioni. Anche voi oggi, prima di leggere questo articolo, siete stati insieme ad altre persone, magari avete visto passare per strada qualcuno, ma forse non avete davvero GUARDATO.

Provate a fare un esperimento, proprio ora: guardatevi intorno, se c’è una persona vicino a voi, o una pianta, o un fiore, provate ad osservarlo in silenzio…

Gli anni della menopausa spesso diventano un faro che improvvisamente fa luce sulla coscienza. Forse perché il corpo comincia a parlarci in modo diverso: piccoli acciacchi, meno energia, i figli grandi hanno meno bisogno di noi e alcuni dei nostri sensi, come la vista, cominciano ad indebolirsi.

In sostanza ci accorgiamo che i ritmi a cui abbiamo spinto la nostra vita, non sono i nostri e abbiamo bisogno di altro.

La menopausa è quell’appuntamento immancabile con la natura, imprescindibile, ineludibile, che ci mette di fronte al tempo, non più quello cronologico, ma quello kairologico, ossia il nostro tempo interiore in cui riusciamo a sentire il battito del cuore, il nostro respiro, quel senso di pace che alberga il nostro vero “dentro”. Gli ormoni stessi ci spingono in questa direzione, a trovare uno spazio per noi stesse, a ritagliarci dei momenti liberi per fare ciò che ci piace. Il corpo, con il suo rallentamento, ci aiuta a frenare il ritmo frenetico per far crescere e aumentare dentro di noi quello spazio interiore che la vita di ogni giorno soffoca. Dunque vediamo la menopausa come una sacra opportunità offerta dalla natura per tornare al nostro ritmo, ad un ascolto più profondo e autentico del nostro corpo.

Quando rimaniamo, a causa della fretta e del ritmo di vita frenetico, troppo invischiate nel piccolo, nel microcosmo, la nostra anima si sente soffocare e ciò si manifesta con un senso di mancanza.

La sensazione è di aver perso qualcosa e di doverlo e volerlo ritrovare.

La fine del ciclo mestruale ci libera dal legame con la terra e ci spinge a sviluppare un legame con il cielo, con la creatività e con la spiritualità: dipingere, coltivare sogni artistici, come cantare o suonare, approfondire varie religioni e essere più vicini ad una pratica reale di questi indirizzi spirituali, come la meditazione, lo Yoga o pratiche Mindfulness.

Tutte queste cose ripristinano un contatto reale con il nostro spazio interiore che viene così nutrito e messo nelle condizioni di rafforzarsi.

Aprire lo spazio dentro di noi ci permette di sentirci parte del tutto, dell’universo, del mondo intero.

Entriamo più nel vivo dell’argomento: training fisico e training cognitivo per una donna in menopausa.

Il nostro corpo è MOVIMENTO. Non esiste cosa in natura che sia ferma, immobile. Tantomeno il corpo. Un tempo consigliare ad una persona di fare movimento sarebbe stato assurdo: mia nonna ogni mattina, da Cave, il paesino dove sono cresciuta, andava in campagna a Rocca di Cave, una passeggiata in montagna a 700 metri sopra il livello del mare: una bella salita!

Ancora prima di lei ci si muoveva per procacciarsi il cibo o costruire la propria abitazione.

Ora la nostra vita è, per lo più, sedentaria, ma, anche se è cambiata la società e i ritmi di vita, il nostro corpo non è cambiato: chiede di muoverci e ne ha bisogno per rimanere in salute.

Quali sono gli organi, i muscoli e gli altri elementi che compongono il corpo e che beneficiano dell’attività fisica?

Vediamone alcuni. Per comodità ho costruito una tabella collegando a questi aspetti alcune sintomatologie che possono emergere durante la menopausa:

  • Il cervello: l’attività fisica migliora la funzione intellettuale attraverso una vascolarizzazione più efficiente, aiutandoci a rimanere più lucide e rilassate;
  • Stress e tensione emotiva. Meno memoria, più distrazione.
  • l’attività fisica stimola la produzione di endorfine endogene (ossia gli ormoni del piacere) che diminuiscono la percezione del dolore ed agiscono procurando un senso di pace e benessere; in generale è tutto il sistema endocrino a beneficiare dell’attività fisica.
  • depressione-ansia -irritabilità-fame nervosa
  • l’attività fisica ha un effetto benefico sulla sessualità, migliorando la lubrificazione e il tono vaginale. Se il corpo viene percepito di più e più intensamente
  • Distacco dalla propria intimità, giudizio sui propri intimi desideri
  • l’attività fisica migliora la qualità del sonno e ci fa riposare meglio;
  • Il sonno è facilmente disturbato quando si vivono periodi di cambiamento, di trasformazione, di disagio fisico e psichico. Spesso le donne in menopausa soffrono di difficoltà di addormentamento, di risvegli frequenti, e precoci la mattina. (importanza della meditazione)
  • l’attività fisica aiuta il calcio a fissarsi nelle ossa, mantiene elastiche le articolazioni impedendo quell’irrigidimento che porta nel tempo a dolori e gonfiori articolari, rinforza la muscolatura e favorisce una corretta postura della colonna vertebrale
  • Osteoporosi (piscina e ossa. Attenzione all’attività in assenza di gravità. Le ossa e i muscoli devono produrre resistenza alla forza di gravità, quindi occorre abbinare alla piscina sempre
  • l’attività fisica aiuta il calcio a fissarsi nelle ossa, mantiene elastiche le articolazioni impedendo quell’irrigidimento che porta nel tempo a dolori e gonfiori articolari, rinforza la muscolatura e favorisce una corretta postura della colonna vertebrale
  • Osteoporosi (piscina e ossa. Attenzione all’attività in assenza di gravità. Le ossa e i muscoli devono produrre resistenza alla forza di gravità, quindi occorre abbinare alla piscina sempre un’attività con utilizzo di supporto duro come il pavimento o una parete.)
  • l’attività fisica favorisce la funzione polmonare migliorando l’ossigenazione del corpo, rende più fluido il sangue diminuendo il rischio di coaguli, quindi di infarto e ictus, attiva la pompa cardiaca favorendo l’ossigenazione dei tessuti anche più distanti, migliora la circolazione venosa nelle gambe evitando gonfiori e pesantezza. Diminuisce il colesterolo nel sangue e rende meno intense e meno frequenti le vampate
  • diminuzione capacità polmonare-vampate
    I ricercatori hanno preso in esame i dati relativi a più di 1.400 donne tra i 25 e i 48 anni: arruolate per l’indagine “European Respiratory Health Survery”, sono state seguite per 20 anni in modo da osservare l’evoluzione delle loro capacità respiratorie anche dopo la menopausa. In particolare, sono state sottoposte a spirometria (il più comune e diffuso esame della funzione respiratoria) per valutare due parametri cruciali: la capacità vitale forzata (FVC), che permette di stimare il volume totale di aria nei polmoni, e il volume espiratorio massimo al primo secondo (FEV1), che misura quanta aria si riesce a buttare fuori nell’arco di un secondo.I risultati raccolti dimostrano che entrambi questi parametri peggiorano significativamente con la menopausa, molto di più di quanto ci si potrebbe aspettare per effetto dei normali processi di invecchiamento. Il declino della FVC è paragonabile a quello che si avrebbe fumando 20 sigarette al giorno per 10 anni, mentre il declino di FEV1 è simile a quello causato dal fumo di 20 sigarette al giorno per due anni. Il fatto che la FVC cali più rapidamente della FEV1 significa che non si hanno problemi ostruttivi che rendono difficile l’espirazione, bensì problemi restrittivi che impediscono di espandere completamente i polmoni durante l’inspirazione.

Dunque fare attività fisica durante la menopausa dona bellezza e salute. E’ ovvio che tutto, compresi i sintomi sopra descritti, dipende da come abbiamo mantenuto la qualità del nostro stile di vita, uno stile che abbiamo adottato fin da bambini e che ha determinato il nostro stato di salute, indipendentemente dalle malattie e dalla struttura genetica.
I fattori modificabili, come l’alimentazione e l’attività fisica, ci hanno portato ad essere ciò che siamo.
Una donna dinamica e una sedentaria possono essere molto diverse tra loro. La donna che abbia praticato fin da ragazza attività fisica con regolarità e senza esagerare, ha certamente più possibilità di aver conservato un’ottima funzionalità dei sistemi cardiocircolatorio, respiratorio, muscoloscheletrico e di non essere in sovrappeso. Gli organi e i sistemi si modificano quando arriva la menopausa e se non sono fisiologicamente in forma, cosa più probabile in una donna sedentaria, possono diminuire la loro funzionalità più di quanto non sia naturale in questo nuovo stato della donna.
Dunque, le donne che hanno fatto attività fisica regolare devono continuare a muoversi con una motivazione in più: ridurre gli effetti della menopausa in modo naturale.
Le sedentarie hanno certamente molte più motivazioni per iniziare a muoversi, come ridurre i sintomi e migliorare complessivamente il loro stato di salute.

Quali sono dunque i training, ossia i lavori, gli allenamenti che dobbiamo praticare, in particolare in questo delicato momento di vita?
L’attività fisica non deve essere violenta. La muscolatura che andiamo a sviluppare deve essere allungata (si prediligono i lavori in isometria) e più elastica (fondamentale lo stretching per sciogliere le tensioni). Gran parte dei nostri problemi di postura, di dolori lombari e cervicali, sono dovuti ad una errata respirazione e ad un accorciamento dei muscoli posteriori (che sono spesso causa di emicranie o fastidi allo stomaco) e che bloccano le articolazioni irrigidendole. Dunque occorre principalmente imparare ad allentare le tensioni fisiche e psichiche, a rilassarci, ad ammorbidirci.

TRAINING FISICO

  • piscina- (ma sempre abbinata alla palestra)
  • pilates
  • bicicletta (sempre abbinata allo strtching)
  • ballare
  • lunghe passeggiate
  • lavori che prevedano più ripetizioni
  • lavoro con piccoli attrezzi

TRAINING COGNITIVO

  • meditare
  • respirare
  • respirare con vocalizzazioni

Le discipline che coniugano movimento aerobico e rilassamento psichico-respiro sono: lo Yoga, il tai chi, la mindfullness e molte altre. Occorre trovare ciò che ci risuona, ciò che ci fa sentire bene, a nostro agio.
Quando e per quanto tempo?
2/3 volte alla settimana, alternando l’attività anche a spazi aperti una volta che si è diventati più consapevoli del movimento. Ogni seduta deve durare almeno 50 minuti (se poi sono una persona sedentaria va bene anche 20 minuti).
A chi rivolgersi?
Solo a personale qualificato. Non posso copiare un altro corpo e “mimare”ciò che l’insegnante fa. Devo diventare consapevole dei miei movimenti.
Tutto è a nostra disposizione per evolvere, per crescere. Ogni cosa ci fa da specchio per comprendere la nostra vera natura. L’incontro con la menopausa è un’occasione importantissima per approfondire o, nel caso di qualcuno, per penetrare in una connessione profonda con la nostra parte più intima e trascendentale.